Gli errori più comuni che generano la crisi di liquidità in azienda

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finanza aziendale
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La liquidità aziendale è la risorsa attraverso la quale si alimenta l’attività dell’azienda.

Oltre agli indici di bilancio che esprimono l’equilibrio finanziario, misurando lo stato di salute finanziario di un’azienda, esistono alcune regole utili per prevenire la cd. crisi di liquidità.

liquidità aziendaleEcco le regole da applicare – Subito – per correggere gli errori:

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  • L’azienda non deve finanziare i clienti > concedere dilazioni troppo lunghe per mantenere i clienti significa finanziare le attività dei clienti, privando le casse dell’azienda della liquidità necessaria a far fronte agli impegni finanziari, innescando un meccanismo che alla lunga genera tensioni finanziari. Per evitare crisi di liquidità, è opportuno predisporre una programmazione finanziaria che garantisca l’equilibrio tra uscite ed entrate finanziarie. Il controllo di gestione ci dirà a chi concedere – eventualmente – le dilazioni.
  • Regole di in – out finanziario: incassare prima e pagare dopo > la regola base della finanza aziendale è pagare i debiti a breve-medio periodo dei fornitori con gli incassi derivanti dalle vendite dei clienti, instaurando un ciclo finanziario incassi-pagamenti virtuoso che preveda entrate finanziarie che coprano le uscite finanziarie. Questo comportamento virtuoso consente di generare equilibrio finanziario: la capacità dell’azienda di far fronte in modo tempestivo ai propri impegni sia nel breve periodo sia nel medio – lungo periodo preferibilmente con mezzi provenienti dalla gestione fonti/impieghi.
  • Conoscere il tempo medio di rigenerazione del capitale > per valutare la convenienza ad effettuare un investimento è fondamentale calcolare il tempo medio di rigenerazione del capitale. Significa calcolare in quanto tempo l’imprenditore si riprende i soldi che ha investito in una iniziativa o in un affare. Sapere che un affare rende entro 12 mesi è sicuramente diverso dal sapere che l’investimento darà i suoi frutti oltre i 12 mesi  e, quindi, oltre l’esercizio.

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Queste regole sono valide sia per piccole medie aziende sia per grandi aziende che, spesso, si trovano a fronteggiare situazioni di scarsa liquidità dovuti a comportamenti e gestioni errate.